E così finalmente ci siamo. Il primo dibattito tra i due candidati alle prossime presidenziali americane è avvenuto.
A duello il mormone imprenditore Mitt Romney e il presidente sognatore un po’ provato dai quattro anni di realpolitik Barack Obama ( consiglio sempre di guardare la quantità di capelli grigi che si stagliano sul suo capo per valutare le difficoltà politiche che sta affrontando ).
Il confronto è avvenuto a Denver la sera del 3 ottobre. Ore americane ovviamente, di fatti per avere un resoconto di ciò che è successo abbiamo dovuto aspettare i quotidiani di oggi. La cosa interessante è che sfogliando il Corriere della Sera di ieri invece, c’era un’intervista a un vecchio leone del partito democratico come Gary Hart. Potenziale candidato alle presidenziali del 1988, si dovette dimettere per uno scandalo di natura sessuale( a tutti gli specialisti degli scandali sessuali in politica, e credo che noi italiani in materia possiamo quanto meno definirci ferrati, consiglio la visione del film “Sesso e potere”. Illuminante ). A suo dire, nonostante il momento di crisi, Barack Obama vincerà per la sua propensione internazionale e per il fatto che il popolo americano ne sta capendo l’importanza.
Apri i giornali di oggi e scopri che il duello di Denver è stato assegnato ai repubblicani. In molti casi si sottolinea come l’atteggiamento dell’attuale presidente sia stato rinunciatario, privo di carisma e che, nel confronto con l’avversario, Obama abbia preferito sfogliare i suoi appunti piuttosto che guardare negli occhi Romney.
Davvero una bella notizia se penso che il vice di Romney Paul Ryan è un tenace sostenitore del movimento Tea party, che per quanto possa mettere in luce problematiche attuali, rimane un sostenitore del darwinismo sociale. Un passo in avanti notevole per la democrazia, a voler essere sarcastici chiaramente.
A mio parere il confronto si può riassumere con le parole di Paul Krugman ( premio nobel per l’economia nel 2008 e blogger del The New York Times ): ok va bene, quindi Obama ha fatto un pessimo lavoro e Romney invcece è andato bene. Ma il punto è che dovremmo guardare la sostanza ,non essere critici teatrali. E la sostanza è che Obama ha detto cose sostanzialmente vere, mentre Romney ha sostanzialmente detto cose terribilmente false e forvianti…. va bè però almeno le ha dette bene ( quest’ultima frase l’ho aggiunta io ).
Nessun commento:
Posta un commento