lunedì 3 dicembre 2012

Ora che tutto è finito


Ora che tutto è finito, le Primarie iniziano solo ora. Perché è questa la fase più difficile: dopo lo scontro, dopo le asprezze, la ricomposizione. Ci è dispiaciuto vedere contrapposizioni così forti, così emotive anche fra persone che si conoscono e si stimano da anni: solo perché appoggiavano candidati diversi. Ci è dispiaciuto ascoltare, a volte, discorsi lontani dal ragionamento e prossimi alla demonizzazione. Tutto ciò è anche plausibile quando la competizione è vera, quando c'è passione in quello che si crede e si fa. Ma la logica più alta delle Primarie, lo sconfitto ha già dato segno di averla capita, è che appena raggiunto il risultato si riscopre finalmente di essere, tutti insieme, un'unica inscindibile realtà.
Perché queste Primarie fossero una cosa seria è stato messo a punto un sistema complesso, a volte macchinoso, con regole a volte discutibili, con meccanismi non del tutto oliati. Forse non si è avuto abbastanza coraggio, forse mancava l'esperienza, non certo la volontà. Ma ora che l'esperienza l'abbiamo, è nostro desiderio farla fruttare. Per avere, in futuro, Primarie ancor più belle, democratiche, attrattive, efficienti. 
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11.

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