mercoledì 20 marzo 2013

Una lettera per il PD


 Sta iniziando la primavera ma è ancora inverno. Non senza qualche concreta speranza: Boldrini, Grasso, perfino il Papa... In questa inquietante e insieme eccitante situazione di attesa ci arriva una lettera di Gilberto Gagliardi. Chi è Gagliardi? Ce lo dirà lui stesso.
Ho votato sempre Pd ed antecedenti, dopo aver abbandonato il psi di Craxi. Temo molto per il nostro partito, che deve pensare alle classi meno abbienti ed ai lavoratori (o almeno dovrebbe) oltre che alla democrazia, bene assoluto. Alle primarie ho votato Renzi perché intravvedevo la necessità di rinnovamento, pur riconoscendo da sempre in Bersani una persona onesta e per bene.
- Congratulazioni a Pier Luigi per l'ottima intelligente
operazione politica, finalmente azzeccata, sui Presidenti delle Camere. Era ora!! Mi si è riaperto il cuore.
- Bisogna assolutamente continuare su questa strada: cancellare le vecchie logiche partitiche di spartizione delle cariche o delle alleanze. E' quello che vuole l'Italia, come ci ha fatto chiaramente capire col voto a Grillo (che mi spaventa perché ha molte ragioni). Eliminare le cariatidi dal Pd e procedere con la logica completamente nuova di sacrificarsi, se necessario, per il bene dell'Italia. Aria nuova in tutti i sensi. Vorrebbe dire riprendersi la fiducia del Paese ed in breve tempo i voti perduti e di più.
- Fare esattamente il contrario del pdl, che ha proposto Schifani. Per fortuna non hanno capito assolutamente nulla di quello che sta succedendo. Il Pd deve fare esattamente il contrario, compreso quello che quell'allocco di Alfano ha proposto oggi per la Presidenza dello Stato: misere alleanze da cancellare oltre al vecchio gioco di Berluskoni che poi non mantiene mai la parola e fagocita tutti quelli che si alleano con lui, come ha fatto con Monti, con la lega e Fini e quasi con Casini, o li compra o corrompe. Vorrebbe dire suicidarsi all'istante, solo a  farci un pensiero.
- Scongiuro Bersani  di meditare bene quando andrà a parlare con Napolitano. Se proprio sarà necessario faccia un passo indietro con coraggio, proponendo un Premier esterno di prestigio accettato dal m5s e dal centro (visto che se vuole ci riesce) e se non ci sarà assolutamente alternativa  lasciare perfino la scelta al m5s, purché  accetti quei sei o sette punti fondamentali, che ci sono o quasi, in comune nei due programmi.  Non potranno rifiutarlo, alla luce di quanto è successo al Senato. Fare il governo con nuove logiche per il bene del Paese, che sicuramente ricambierà. Ne sono certo.
- Se il nodo dell'elezione del Presidente della Repubblica dovesse essere pericoloso da affrontare (o pernicioso per le sinistre), bisogna scongiurare  Napolitano di accettare il rinnovo del suo mandato con l'accordo di dare le dimissioni non appena l'Italia inizierà a riprendersi, tra uno o due anni.Ho detto una stupidaggine? Regola fissa, inutile ripeterlo, assolutamente nulla al pdl, come hanno fatto loro.
    Chiedo scusa se quanto ho scritto  è un po' confuso o male esposto, ma spero se ne intuiscano i criteri. Non ho voluto perdere tempo.
 PS Mio Nonno alla Bolognina andava in giro con l'Unità che debordava dalla tasca della giacca, assieme a decine di migliaia di altri simpatizzati. Per fortuna mio Papà, socialista di Nenni e di Pertini, se ne è andato prima di tangentopoli. Ne sono molto fiero

Nessun commento: