Il 20 Febbraio abbiamo discusso al Circolo sul tema PD,DOVE VAI? con il deputato PD
Erminio Quartiani. Qui vorremmo estendere il concetto. Anche perché in un certo senso il PD va dove va l'Italia: l'Italia innanzitutto, no? Ma iniziamo dal PD: dal botta e risposta fra
Walter Veltroni e
Stefano Fassina che racconta molto bene quanto il PD sia diviso fra diverse anime, culture, tradizioni, nostalgie, gruppi di potere e di pressione. Da lì passiamo alla discussione sulla nuova
legislazione del lavoro a venire, e su come sarà l'Italia politica dopo Monti. Mario Monti risorsa della Repubblica che, qualcuno già sussurra, potrebbe durare anche dopo il 2013... E il PD, che cosa farà il PD? Che cosa sarà il PD?
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3 commenti:
Se è vero che il PD è "diviso tra diverse anime, culture tradizioni nostalgie, gruppi di potere e di pressione" cosa è che ci tiene insieme? l'avversione a Berlusconi? per molti di noi meramente epidermica?
Cosa abbiamo fatto e cosa intendiamo fare per dare a questo partito una maggiore omogeneità di prospettive ideali specie in presenza di questa
crisi?
Anche se nessuno sa se e come ne usciremo, nessuno ormai si illude che ne usciremo uguali a come ci siamo entrati.
Dovrebbe essere la preoccupazione principale del nostro coordinamento ed i nostri eventi dovrebbero ruotare attorno a questa finalità.
Giorgio Centola
Partito Democratico, quante correnti: Dalemiani, Bersaniani, Bindiani, Lettiani, Franceschiniani, Fassiniani, Veltroniani, Fioroniani, Mariniani, etc. Ed adesso un'altra corrente: i Montiani. Come se Monti fosse un uomo di centro-sinistra o, ancora peggio, di sinistra. Se è pur vero che tante voci possono costituire la ricchezza di un partito, è altresì vero che l'incapacità di sintesi potrebbe costituirne il peggior difetto.
Pablo
Le correnti. Sono causa (delle tensioni interne) o effetto (della genesi, dei personalismi fin dall'inizio)? Le correnti ovvero le Fondazioni, le Associazioni, spesso più floride dello stesso Partito. Veltroni vorrebbe si sciogliessero... Ma come si fa? Per decreto? Per disarmo graduale e bilanciato? Le correnti possono essere anche uno strumento di democrazia interna, intendiamoci. Ma solo se si attengono a certe regole che non le facciano gonfiare come la rana della favola. Queste regole, le abbiamo? Le rispettiamo?
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