domenica 21 aprile 2013

Mah...


Che dire, su un blog di un Partito che molti danno oggi per defunto, ma noi ci auguriamo di no.
Che dire di fronte a una raffica di troppi eventi sconclusionati e contraddittori, anche se ognuno di essi ha le sue precise e spesso inconfessabili motivazioni.
Che dire di fronte alla recrudescenza della lotta fra testa e pancia, ragione e emotività.
Che dire di fronte all'incertezza per il presente e il futuro: di un Partito, di un modo di pensare, di un intero Paese...
Lasciamo dire agli altri: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non sia mai che noi diciamo qualcosa di nostro! E provare a dare delle risposte senza ricorrere a quelle altrui è troppo difficile?

Saluti,

Giacomo